Our illustration project GELATOLOGY - Change and Persistence has been selected at next Bologna Children's Book Fair ! We're quite happy and amazed. We understand that all this matter of "collective illustration" could sound atypical, so these are some making-of-pictures.
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Gelatology - Change and Persistence è stato selezionato alla prossima Mostra degli Illustratori alla Bologna Children's Book Fair! Siamo molto contenti, stupiti e onorati.
Il progetto nasce da un processo radicalmente collettivo e forse un po' atipico dagli esiti più che mai incerti, che ci siamo divertiti a mostrarvi. Come si illustra un testo a tre mani? Cosa fare se non si è provvisti di un testo da illustrare?
Ecco come è andata: (Sorry, lengthy version Italian only)
1) Gelato + Geology. La nostra esplorazione di suggestioni rocciose e planetarie terrestri deriva dall'ultima collezione autoprodotta Metamorfica. L'avvicinamento del tema del gelato ha generato una ricca nuvola concettuale e visiva di possibili analogie: struttura geometrica vs materia molle e mutevole; cambiamenti di stato legati alla temperatura; stratigrafie; combinazione variabile di materiali (miscugli, agglomerati, fusioni). L'irrinunciabile raccolta di un vasto numero di riferimenti visivi ci ha portato tra pagine di inquietanti ricettari vintage, con stampi architettonici e monumentali torte semifreddo (o gelatine ripiene di spume e pepite croccanti), accostate e comparate a rigorose rappresentazioni didattiche sulla formazione della terra e le sue solidità minerali.
2) Narrazioni-non-narrazioni. In questo progetto illustrato volevamo sperimentare un andamento più tradizionalmente narrativo rispetto ai precedenti. Abbiamo scartato presto le opzioni più 'letterarie' e 'poetiche', orientandoci verso algidi testi scientifici. La nostra scelta è caduta su un trattato ottocentesco: "Principles of Geology: being an attempt to explain the former changes of the Earth's surface, by reference to causes now in operation" di Charles Lyell (Londra, 1830).
Grazie ad un progressivo taglia e incolla, abbiamo messo insieme un testo che parla di "a multitude of complicated relations": ingredients, ruins of an older world, destroying forces, candy sugar, strata.
3) Matita, pennarello, pennello, tavoletta grafica. Abbiamo organizzato le parole, gli spazi e i ritmi in uno storyboard condiviso, sufficientemente definito ma non blindato. La parte successiva è stata quella della risposta personale e libera alle indicazioni del testo e alle suggestioni collaterali. Questa ha fatto emergere le diverse visioni ed espressioni: elementi figurativi a tratto e texture (Cate); macchie, pennellate e segni astratti (Sara); geometrie, sfumature e minuti dettagli (Matteo). Dopo la selezione e scansione dei materiali prodotti, si è aperta la complessa fase di elaborazione digitale, discussione e aggiustamento, fino all'armonizzazione degli ingredienti altamente eterogenei.
4) Output. La scelta dell'utilizzo della stampante risograph ha orientato la definizione finale delle immagini. Abbiamo puntato alla valorizzazione delle caratteristiche del mezzo di stampa: atmosfere morbide, colori vibranti e fresca imprecisione.
Qui il risultato.
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